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Meeting “Don Camillo e Peppone”

Ad allietare il quarto meeting del 60esimo sono intervenuti, graditi ospiti, il sindaco Lucio Pizzi e l’arciprete don Vincenzo Barone.

Forti della loro consolidata esperienza don “Camillo e Peppone” come scherzosamente sono apostrofati tra le mura del club, non si sono sottratti alle rispettive responsabilità istituzionali offrendo ai presenti uno spaccato circa lo stato di salute della nostra città. 

Il sindaco ha esposto le linee guida che l’amministrazione comunale intende perseguire per l’anno 2025: dalla conclusione dei lavori di riqualificazione viaria ed estetica del centro storico, alla riorganizzazione del sistema dei parcheggi, con la creazione di nuovi posti auto all’interno degli spazi dell’ex macello e contestualmente con l’implementazione di quelli già esistenti presso il collegio Rosmini.

Un altro, importante, intervento prenderà corpo con il nuovo anno: la riqualificazione integrale del teatro Galletti; un progetto che a causa di alcune criticità tecniche partirà in ritardo rispetto al cronoprogramma originale e che vedrà un impegno finanziario di circa 3 milioni di euro.

Pizzi conferma, inoltre, che la prossima estate Domodossola ed il suo territorio saranno protagonisti dell’expo italo – svizzero, che proprio nel 2025 celebrerà il suo centenario.
L’idea di fondo sarà quella di dare vita ad una “festa di comunità” l’ha definita il sindaco, discostandosi dalla tradizionale formula espositivo – merceologica che ha caratterizzato le precedenti edizioni.

Don Barone, da par suo, ha esordito con la nota positiva del progetto “la casa per tutti” giunto in dirittura di arrivo; e che vedrà, finalmente, la messa a disposizione all’interno delle mura della ex casa parrocchiale di 6 mini appartamenti per le famiglie in difficoltà.

Se un “sogno” si realizza un altro si profila all’orizzonte suscitando qualche apprensione nel nostro arciprete: si tratta della prosecuzione (e conclusione) dei lavori di restauro della collegiata, i quali richiederanno un triennio ed una spesa stimata di oltre 1 milione di euro.

Ma non sono solo i mutui a preoccupare don Barone; la sempre più ridotta “forza lavoro” rischia nel prossimo futuro di mandare in crisi l’organizzazione parrocchiale del nostro territorio, provata negli ultimi mesi dalla notizia della partenza dei frati cappuccini dall’omonimo rione domese.

Con una crisi vocazionale di questa portata, ha commentato don Barone, tra dieci anni si rischia di avere soltanto due parrocchie in Ossola: Domodossola e Villadossola.

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Presidente Alessandro Bonacci