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La distribuzione della ricchezza nel XXI sec. Incontro con il prof. Robert Fernholz

Il meeting, aperto a familiari ed amici, ha visto come ospite il professor Robert Fernholz esperto statunitense di matematica finanziaria.

Al tavolo della presidenza sedevano, oltre al professore, la moglie, Luisa Turrin e la soroptimist Carla Gasparro, accompagnata dalla figlia Maria Vittoria Ravarino.

Nell’introdurre la figura del prof. Fernholz il presidente Borioli ha ricordato la levatura accademica dell’ospite (docente in diverse università, tra cui quella di Washington a Seattle) nonché l’importanza dei suoi studi nel campo della matematica applicata; studi che lo hanno condotto a fondare nel 1987 Intech società esperta nell’elaborazione di sistemi matematico – finanziari.

La serata, cordiale e piacevole, come sempre, si è focalizzata nella seconda parte sull’intervento dell’ospite, il quale, con apprezzabile sforzo, ha voluto esporre le sue tesi in italiano, coadiuvato dalla dott.ssa Ravarino.

L’argomento, interessante, ma complesso (chiedetelo allo scrivente) si è imperniato sui concetti di ricchezza e reddito, che il prof. Fernholz ha esaminato sia su scala temporale che geografica; in particolare ponendo a confronto la situazione delle economie più avanzate del mondo attuale (Stati Uniti, Giappone ed Europa).

Sia la ricchezza, l’insieme dei beni economici che un soggetto detiene, che il reddito, l’insieme dei beni economici prodotti dal lavoro in un determinato periodo, Fenholz ha dimostrato come si siano andati sempre più apicalizzando nel corso degli anni Ottanta del XX secolo, soprattutto negli Stati Uniti ed in Gran Bretagna.

Al contempo Fenholz ha sottolineato come negli U.S.A. la concentrazione della ricchezza si sia accompagnata ad una progressiva riduzione del carico fiscale nei confronti delle 400 famiglie più ricche, le quali hanno visto la pressione fiscale passare dal 55% negli anni Sessanta all’attuale 28%.

Attraverso il contributo di economisti quali Vilfredo Pareto e Corrado Gini, il prof. Fenholz ha poi illustrato le dinamiche matematiche che si agitano dietro questo problema, le quali dimostrerebbero come la concentrazione di ricchezza non solo crei instabilità, ma la sua generazione, al di là di una determinata soglia, avvenga in maniera aleatoria.

Mataforizzata, la ricchezza assume l’aspetto delle molecole d’aria che, instabili, se non fossero contenute e trattenute dalla forza di gravità scapperebbero via.

La ricchezza, ha lasciato intendere il prof. Fenholz citando l’economista americano Piketty, necessiterebbe anch’essa di una “forza di gravità” che la contenga.

Esiste una forza del genere? Esiste; e si chiama patrimoniale.

Il prof. Fenholz ha, però, tenuto a puntualizzare che tali considerazioni sono di natura matematica, non politica.

Il dibattito tra i soci è proseguito anche all’esterno del Corona.

Lions Club Domodossola
Massimo Gianoglio addetto stampa
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Presidente Andrea Borioli