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Le Alpi del futuro nell’incontro del presidente nazionale Cai e i Lions domesi

Cosa c’entra la Giornata della Memoria con la montagna? Il dramma degli ebrei italiani con il C.A.I.?

A chiarire questo “zona grigia” ha sicuramente contribuito l’incontro svoltosi a Domodossola, giovedì 26 gennaio, sotto l’egida del Lions Club Domodossola; e che ha visto la partecipazione all’evento del Presidente del C.A.I. nazionale, Antonio Montani, e del Presidente del C.A.I. Piemonte, Bruno Migliorati.

“In un contesto di più ampio respiro- si spiega dai Lions- dedicato alla montagna di ieri ed alla montagna di oggi, la serata, nelle parole del Presidente Lions Giorgio Butti, chiudeva idealmente un passaggio “storico” per il C.A.I. e per la riflessione etica che ne deriva.

Il Presidente Montani, infatti, era reduce da Roma, dove alla presenza della comunità ebraica della capitale, aveva restituito le tessere associative ai discendenti di quei cittadini italiani di origine ebraica che, nel 1938, a seguito dell’emanazione delle Leggi Razziali e della fascistizzazione del C.A.I. (ridenominato nell’occasione Centro Alpinistico Italiano) si erano visti privati della tessera.

Un centinaio in tutto, tra i cui nomi spiccano personalità del calibro dell’economista Franco Modigliani, del fisico Emilio Segré e dello scrittore Alberto Moravia.

Ai loro diretti discendenti il C.A.I. ha riconsegnato quella tessera negata 85 anni or sono.

Una presa d’atto doverosa da parte dell’ente pubblico associativo più grande d’Italia (327.000 iscritti) ed espressione di un patrimonio socio-culturale che non si riduce alla mera espressione escursionistica.

Come dicevamo, la serata è stata anche l’occasione per una riflessione più ampia, coordinata dallo storico ossolano e alpinista Paolo Crosa Lenz, sul futuro della montagna, alla luce, soprattutto, dei cambiamenti climatici che stanno interessando le Alpi.

Davanti alla comparazione fotografica del ghiacciaio dell’Arbola oggi, e 60 anni fa, il Presidente Montani ha mestamente ricordato come gli studiosi di glaciologia alpina si siano auto definiti “curatori fallimentari” di una situazione irreversibile.

Non si tratta più, ha commentato Montani, di chiedersi “se” i ghiacciai delle Alpi rischiano di scomparire; ma “quando” ciò avverrà.

Per questo, sia Montani che Migliorati, hanno auspicato un sempre maggiore e capillare coinvolgimento della società civile e della classe politica, affinché la presa di coscienza di tali cambiamenti comporti non solo un’assunzione di responsabilità, ma anche di una visione politica ed economica di medio e lungo termine che sappia immaginare un futuro per le “Nuove Alpi”.

Lions Club Domodossola
Massimo Gianoglio addetto stampa
Info: 347 990 4294 – press@lionsdomodossola.it
Presidente Giorgio Butti