Meeting d’apertura – Palazzo San Francesco, Domodossola

Come ormai consuetudine, anche il primo meeting della presidenza Cavalli si è svolto tra le atmosfere medievali della ex chiesa di San Francesco.

L’esperienza replica quella inaugurata dalla presidenza Laurini due anni or sono e ripresa dal successore Butti, il quale aveva auspicato che potesse divenire “un appuntamento fisso per il club”.

E così è stato.

La numerosa partecipazione dei soci e dei rispettivi familiari ha confermato, d’altro canto, la bontà dell’iniziativa.

Ad accogliere i membri del club il curatore della mostra, nonché dei musei civici domesi, dott. Federico Troletti, presenza ormai familiare nel panorama culturale cittadino.

Affiancato dalla collaboratrice… con la quale ha “spartito” equamente il numeroso gruppo il curatore ha illustrato le tante peculiarità e sfumature delle opere esposte, contribuendo a cogliere appieno il senso filologico e concettuale della mostra.

Particolarmente stimolante e ricca di suggestioni la lettura della grande tela del Tiziano (coadiuvato da Palma il giovane) raffigurante la Deposizione di Cristo.

Per la cena del primo meeting si è scelta la sede del Corona, dove il neo presidente, affiancato dalla consorte Benedetta de Giuli, ha avuto modo di rivolgersi ai soci ed illustrare le attività e le iniziative del suo anno.

Dopo aver ringraziato il past – presidente Butti per aver avviato l’importante riflessione interna al club, Cavalli ha espresso la volontà di continuare lungo questo percorso focalizzando il suo discorso programmatico su alcuni temi che saranno oggetto di altrettanti meeting: i 100 anni della Ferrovia della Vigezzina; i 30 anni del Parco Nazionale della Val Grande; uno sguardo interno su alcune “eccellenze” del club, figure che per esperienza ed intraprendenza possono fornire una significativa testimonianza.

Un taglio molto “ossolano” evidenziato, con una punta di soddisfazione, dalla scelta di Cavalli di organizzare la charter night presso l’albero della cascata del Toce in Valle Formazza.

Riservandosi di illustrare, con la dovuta perizia, ad una prossima assemblea il contenuto del suo “service” Cavalli ha, comunque, fornito alcune anticipazioni spiegando che si tratta di una applicazione informatica a scopo culturale.