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Un socio si racconta: Rinaldo Rolandi

Passaggio istituzionale, quello tenutosi in occasione del meeting interno, in cui l’assemblea dei soci ha provveduto ad indicare il terzo Vice Presidente del club, colui che ne assumerà la guida nell’anno lionistico 2026 – 2027.

L’assemblea, in maniera plebiscitaria, ha scelto Paola Pavan, la quale, dunque, sarà la prima donna nella storia del club a guidare i lions domesi.

Particolarmente sentite ed affettuose le congratulazione da parte dei votanti per questo piccolo-grande evento.

Al tavolo della presidenza, per la cena, erano presenti, graditi ospiti: il chirurgo veterinario prof. Flaminio Addis, accompagnato dalla signora, ed Enrico De Giuli, papà della first lady, Benedetta.

La serata ha visto, inoltre, la presenza del socio “stellare” (parola di Cavalli) Andrea Accomazzo.

Al cospetto di una così lieta congiuntura, il presidente ha voluto anche insignire tre soci di altrettante benemerenze lionistiche giunte direttamente da Oak Brook.

A Giorgio Butti per i suoi primi 10 anni nel club; a Adriano Sarazzi per il quarto di secolo sempre sugli scudi; ed a Luciano Ferraris che quest’anno spegne la 40esima “candelina” lionistica.

Ciliegina sulla torta: l’intervento di Rinaldo Rolandi nel segno della mini – serie voluta dal presidente Cavalli “un socio si racconta”.

Dopo Daniele Corti e Antonio Pagani, è toccato a Rinaldo rievocare la sua esperienza di vita e professionale.

Con la sobrietà che ne contraddistingue l’indole, Rinaldo ha ricostruito, anche attraverso foto d’epoca, le vicende della famiglia Rolandi, a partire dal bisnonno Pietro, originario di Mozzio, passando per il nonno Serafino.

Sarà proprio quest’ultimo a convertirsi alla professione di allevatore di bovine, dando inizio ad una tradizione che si protrarrà per tre generazioni.

Nel 1922 il nonno di Rinaldo imprimerà un ulteriore slancio imprenditoriale all’azienda trasferendola a Domodossola, per la precisione al Badulerio; ancora oggi sede dell’attività imprenditoriale della famiglia Rolandi.

Alternando aneddoti a personali riflessioni, Rinaldo consegna alla curiosità dei presenti uno spaccato di storia ossolana dalle tinte policrome: dalla foto del “celebre” toro che tanto contribuì al rinnovamento genetico dell’attuale razza bruna alpina della Valle Antigorio, all’equino Thirty dollar (meglio noto come Gino) che per decennio tirò lo charabanc di famiglia.

Dal ricordo del Trabucchi, promotore di tante iniziative vòlte a modernizzare l’agro-pastorizia ossolana; a quello del Torototela, che al nonno Serafino (sindaco di Mozzio e poi di Crodo per ben 32 anni) dedicò una sagace poesia delle sue.

Al termine, le sincere parole di ringraziamento del Presidente Cavalli, accompagnate da un omaggio editoriale a ciascuno dei tre soci, hanno degnamente coronato un’iniziativa che senza grande dispiego di mezzi ha saputo, però, lasciare il segno.

Lions Club Domodossola
Massimo Gianoglio addetto stampa
Info: 347 990 4294 – press@lionsdomodossola.it
Presidente Federico Cavalli