Congedo di gran classe quello offerto dal presidente Fabbri, in chiusura del suo anno lionistico, alla città.

Al cospetto della Torretta è, infatti, andato in scena un vibrante monologo tratto da l’Otello di Shakespeare, interpretato dall’attore Carlo Decio.

Assediato, fin dall’inizio, da un cielo plumbeo ed uggioso il giovane interprete non si è lasciato intimorire, tessendo (unico attore in scena) con grande maestria l’intera polifonia del dramma.

Ancora più bravo si è dimostrato nel mantenere la tensione narrativa e la concentrazione dopo la forzata interruzione causata dalla pioggia che è iniziata a cadere fitta all’interno della cavea.

Pioggia che ha indotto a trasferire l’intera messa in scena (pubblico incluso) al piano superiore della torretta.

Nonostante il contesto emergenziale Decio non si è per nulla scoraggiato; anzi, con il pubblico seduto a terra, in semicerchio, ha saputo risuscitare il senso arcaico, originario, della drammaturgia, abbattendo anche l’ultimo diaframma che separa l’attore dallo spettatore.

Sinceri e meritati applausi al termine dello spettacolo.

Prodotto dal Campo Teatrale La Fabbrica, l’evento ha visto la partnership dell’associazione culturale Mario Ruminelli.

Lions Club Domodossola
Massimo Gianoglio addetto stampa
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Presidente Gianpaolo Fabbri